Progetto delle trasformazioni sostenibili del Parco di Veio

di Elisabetta Mazzitelli


 Abstract

Il Parco di Veio ha una estensione di circa 15.000 ettari, comprende pi๙ comuni, ed attraversa in direzione nord-sud diffrerenti realtà territoriali, quali aree insediative di tipo intensivo, estensivo e case isolate, aree archeologiche, ampie infrastrutture di collegamento, strade secondarie, strade agricole non asfaltate, sentieri, boschi, prati, pascoli, aree coltivate, numerosi fossi, torrenti, ambiti geologici di particolare interesse ed altri luoghi che lo rendono molto complesso. Questo aspetto di eterogeneità del parco è preso in considerazione come elemento cardine per la definizione delle trasformazioni sostenibili di tale ambito.
Di conseguenza le analisi delle componenti ambientali sono elaborate in primo luogo su un’area estesa, definita attraverso l’individuazione dei limiti esterni dei sistemi naturali ed antropici interferenti con il parco. In seguito, per ridurre il campo d’indagine delle problematiche territoriali e conservando le analisi realizzate sull’area estesa, i limiti amministrativi del parco sono resi flessibili ed ampliati fino ai nuovi limiti definiti dall’ambito ristretto, ambito più prossimo al parco rispetto all’area estesa. Quindi, attraverso la qualificazione del margine dell’ambito ristretto, risultano evidenti gli habitat naturali ed antropici attraversanti il margine stesso e tutte le relazioni intercorrenti tra gli habitat interni e quelli esterni a tale margine. Questo tipo di studio scaturisce dall’esigenza di individuare le reali problematiche del parco relative, non soltanto agli ambiti interni, ma a tutti gli ambiti esterni ad esso connessi, osservandone le dinamiche di scambio attraverso i flussi di energia e materia tra ecotopi adiacenti.
Dalla suddetta analisi emerge l’obbiettivo principale di rileggere l’area del parco come un esteso mosaico di ambiti naturali ed antropici collegati reciprocamente, in modo da garantirne sia la connettivitเ ecosistemica attraverso la riconnessione ecologica, importante per l’insediamento, la sopravvivenza e l’evoluzione delle specie animali e vegetali, che la connettivitเ fruitiva, garante della interazione delle componenti antropiche attraverso quelle naturali secondo processi sostenibili e non devastanti per l’equilibrio del parco. Il progetto vede le due strategie come un unico intervento connettivo sul territorio. Infatti, per quanto riguarda gli ambiti fruitivi, esso è rivolto alla riqualificazione dei percorsi carrabili ed alla realizzazione di piste ciclabili, di sentieri e di aree per la sosta. La riconnessione ecologica tra gli ambiti naturali stabilizzanti è realizza invece attraverso la sistemazione di fasce di vegetazione lungo i margini delle suddette sedi stradali, di siepi campestri in ambiti agricoli e macchie vegetazionali o “stepping stones” in ambiti insediativi. Successivamente, mediante la valutazione delle dinamiche evolutive del paesaggio attraverso la BTC (Indicatore ecologico della Biopotenzialità Territoriale Correlata), la sostenibilità di tale proposta progettuale risulta verificata sia negli ambiti naturali che antropici


Questo sito utilizza i cookie. Se per te va bene, continua a navigare. Per maggiori informazioni, Leggi di più Ok