Le metodologie per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali nell’applicazione del regolamento EMAS ad un’area protetta: il caso del Parco di Veio

di Daniele Boschi


Abstract

L’efficienza e l’efficacia della gestione delle aree protette si basa su una corretta pianificazione e su una adeguata organizzazione dell’Ente gestore.

Tutto ciò trova le sue basi normative nella legge 394/91, (Legge quadro per le aree protette) e, per quanto riguarda i parchi del Lazio, sulla legge regionale 29/1997.
In base alla normativa, le aree protette si devono dotare di un Piano di gestione (Piano del Parco), del Piano socioeconomico e di un regolamento: non esistono, per๒, metodologie consolidate, che definiscano in che maniera il Parco deve raccogliere le informazioni utili a definire le criticità ambientali, a stabilirne la rilevanza, a individuare le priorità di intervento e a verificare il risultato delle proprie azioni.
Ne consegue che non sempre gli strumenti di piano e di gestione sono adeguati ad affrontare la complessa realtเ delle aree protette e a rendere l’En te gestore efficiente ed efficace.
Vengono in aiuto a tale scopo alcuni strumenti volontari per la sostenibilitเ, in particolare la norma UNI EN ISO 14001 e il regolamento comunitario EMAS (761/01), che dettano i requisiti per una corretta gestione degli “aspetti ambientali diretti e indiretti”, cioè delle pressioni esercitate dall’Ente Parco stesso e dalle altre attivitเ antropiche sul territorio attraverso lo sviluppo di un “Sistema di Gestione Ambientale”, richiedono una “valutazione degli aspetti ambientali”, definiscono come l’En te deve assemblare le azioni utili al superamento delle criticitเ in un Programma ambientale e stabiliscono l’esigenza di un piano di monitoraggio finalizzato al miglioramento continuo dello stato dell’ambiente.
Una integrazione tra gli strumenti gestionali richiesti dalle leggi e gli strumenti volontari pu๒ aiutare l’En te Parco a migliorare la gestione dell’area protetta sulla base di riferimenti riconosciuti a livello internazionale.
Il cuore del processo di sviluppo di un Sistema di Gestione Ambientale è l’Analisi Ambientale, cioè lo studio del territorio, che deve portare ad individuare la “significatività” delle criticità ambientali. Tale analisi è equivalente allo studio per la redazione del Piano del Parco.
Nonostante la definizione dei requisiti, mancano, tuttavia, anche nel sistema di gestione ambientale, così come nel Piani del Parco, metodi standardizzati che permettano di definire le criticitเ nella maniera più completa ed oggettiva possibile.
Il problema, quindi, consiste nell’individuare metodologie adeguate per acquisire la base conoscitiva sulle relazioni tra stato del territorio e pressioni antropiche e per valutare in maniera oggettiva l’importanza relativa delle criticitเà così da scegliere gli interventi prioritari. La soluzione del problema ่ utile sia nel caso di applicazione del sistema di gestione ambientale, ma anche nella redazione (o aggiornamento) dei Piani del Parco.
Scopo della tesi è stato la messa a punto della metodologia di analisi ambientale e di valutazione della significatività degli aspetti ambientali (e delle criticità ambientali) attraverso l’applicazione sperimentale dell’analisi ambientale e dei metodi di valutazione al Parco regionale di Veio, in provincia di Roma.
Il Parco di Veio, infatti, è un caso rappresentativo di area protetta con importanti elementi naturali e storico-culturali, ma anche molto antropizzata e soggetta a forti pressioni da parte dell’uomo.
Per quel che concerne la metodologia, al fine di mettere in relazione in maniera adeguata lo stato dell’ambiente con le pressioni su di esso esercitate dall’uomo ่è stato usato, per l’impostazione dell’analisi ambientale, lo schema DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatto, Risposte), suggerito dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, che è il più attuale approccio auspicato dall’Europa e dall’APAT per il reporting ambientale.
L’analisi ambientale ecologica, socioeconomica e dell’organizzazione Parco, grazie alla raccolta di dati sia bibliografici che in campo ha permesso l’elaborazione di una serie di matrici che hanno messo in relazione 74 tipologie di pressione ambientale (di 18 attività antropiche) con 11 comparti ambientali e problematiche socioeconomiche.
Dalla valutazione della significatività degli aspetti ambientali sono emerse 16 criticitเ maggiori, costituite soprattutto dall’urbanizzazione e dal pascolo all’interno dei boschi e 17 criticità minori, costituite in particolare dalla mobilità e la caccia di frodo.

Tra i maggiori risultati del lavoro si segnala:

– la messa a punto della metodologia di valutazione della significativitเ degli aspetti ambientali diretti e indiretti del Parco di Veio così da individuare le criticità ambientali esistenti e porre le basi per il programma ambientale e le azioni di monitoraggio per la verifica del miglioramento ambientale conseguente agli interventi che saranno attuati;
– la raccolta in un unico documento di tutte le informazioni sulle condizioni ambientali del Parco di Veio, delle attività antropiche in esso presenti e delle relazioni esistenti tra le attività dell’Ente Parco e il territorio;
– il poter fornire all’Ente Parco gli elementi per aggiornare il Piano di gestione e di affrontare il percorso per la certificazione ambientale, sia essa conforme alla norma UNI EN ISO 14001 o al regolamento EMAS;
– il poter fornire all’Ente Parco indicazioni sulle azioni da inserire in un eventuale Programma ambientale o, comunque, nella pianificazione annuale delle attivitเ.
Nel Programma Ambientale sono stati proposti obiettivi, traguardi, azioni e indicatori realistici e coerenti con i risultati dell’Analisi Ambientale.
Parole chiave: qualitเ ambientale, valutazione ambientale, criticitเ ambientali, aree protette, programma ambientale, analisi ambientale, ISO 14001, EMAS, certificazione ambientale, miglioramento continuo.

Tesi


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